in collaborazione con Uxa studio d'arte contemporanea
|
|
|
|
PAVEL KORBICKA METAFORE
A cura di Miroslava Hàjek
Allestimento Arch. Domenico Paternoster
Villa Cernigliaro 7 novembre 2021 > 30 gennaio 2022 sabato e domenica ore 16.30 > 19
Vernissage domenica 7, ore 16.30
|
|
|
|
In occasione della vernice
Silvia Morandi Metafore
Performance Consulenza Michele Fucich Associazione Errante in collaborazione con Hidden Rooms con il contributo di Ufficio Cultura Italiana, Alto Adige
|
|
|
|
L’artista vuole rendere lo spettatore consapevole della libertà visiva che può essere praticata in un qualsiasi contesto storico allo stesso modo in cui possiamo usare la storia come linea guida per il nostro futuro. Il tubo di neon diviene il segno luminoso che possiamo considerare un punto di vista tangibile e rilevante. La luce si distribuisce sugli oggetti, modulando la propria intensità in relazione alle caratteristiche della superficie e alle sue variazioni, suggerendo la tridimensionalità degli oggetti stessi dando loro definizione e delineandone le forme conferendo allo spazio coinvolto ritmo e colore. Colori luminosi dei tubi di neon sottolineano le componenti dell’architettura e li mutano determinandone il nuovo significato che non si esaurisce semplicemente nella diversità delle regole, ma sposta l'argomento dello spazio soggettivo in una situazione in cui è insieme confermato e negato. Il tempo durante il quale l’intromissione si configura determina la temporalità di resinificazione che avviene alla sovra-oggettivazione della struttura di base.
Miroslava Hàjek
Pavel Korbička chce, aby si divák uvědomil vizuální svobodu, kterou lze praktikovat v jakémkoli historickém kontextu stejným způsobem, jakým můžeme použít historii jako vodítko pro naši budoucnost. Neonová trubice se stává světelným znakem toho, že můžeme uvažovat o její materiální a trvalé verzi. Světlo je distribuováno na předměty, moduluje jejich intenzitu ve vztahu k charakteristikám povrchu a jeho variacím, což vyznačuje trojrozměrnost samotných objektů, dává jim definici a nastínění jejich formy, přičemž dodává příslušnému prostoru rytmus a zabarvení transformujíc ho . Jasné barvy neonových trubic podtrhují prvky architektury a určují jejich význam, který jednoduše nekončí řadou pravidel, ale posouvá otázku vnímání subjektivního prostoru do situace, ve které je zároveň potvrzena i vyvrácena. Čas, během kterého je intervent konfigurován, určuje dočasnost opakovaného znaku, ke kterému dochází při objektivizaci základní struktury.
|
|
|
|
Silvia Morandi investiga la dimensione del corpo esposto alle trasformazioni sensoriali di Metafore, opera/installazione di Pavel Korbicka. Muovendosi al confine tra percezione fisica dello spazio ed evocazione immateriale della luce, la performer aderisce alla tridimensionalità degli oggetti e delle architetture. Al pari di tali elementi il corpo dell’artista disvela la propria natura scultorea ed assimila una sensibilità dinamica al colore, alla luce ed alla oscurità. Allo stesso tempo, investiga polarità di amplificazione e sottrazione, movimento e quiete, presenza e trasfigurazione.
Silvia Morandi zkoumá dimenzi těla vystaveného smyslovým proměnám v Metaforách, díle / instalaci Pavla Korbičky. Na hranici mezi fyzickým vnímáním prostoru a nehmotnou evokací světla se performer drží trojrozměrnosti objektů a architektur. Stejně jako tyto prvky i tělo umělce odhaluje svou sochařskou povahu a asimiluje dynamickou citlivost na barvu, světlo a temnotu. Zároveň zkoumá polaritu amplifikace a subtrakce, pohyb a klid, přítomnost a transfiguraci.
|
|
|
|
|
Pavel Korbička (* 1972 a Brno), si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Praga (Sculpture - Space Studio - installazione di Stanislav Kolíbal, 1992–1993; Miloš Šejn Studio of Conceptual Tendencies, 1993–1998). Dal 1998 lavora come insegnante presso la Facoltà di Belle Arti, Brno University of Technology (Sculpture Studio 2; abilitazione, 2012). Vive e lavora a Brno. Le sue installazioni luminose site-specific, i progetti audiovisivi e la calligrafia del movimento si basano sullo studio dello spazio e sulle possibilità della sua percezione. Espone in Repubblica Ceca e all'estero dal 1990, di cui in modo indipendente dal 1998 ed è rappresentato in collezioni statali e private. Nel 1995 è stato selezionato per la Repubblica Ceca nel programma European Projects for Young Artists - Germinations IX. a Delphi, Grecia, nel 2015 ha ricevuto una borsa di studio creativa di due anni dal Ministero della Cultura della Repubblica Ceca e nel 2020 ha ricevuto una borsa di studio annuale dalla Fondazione Pollock-Krasner di New York. Nel 2019, nell'ambito della SCOPE Light Art Residency di Berlino, ha realizzato una scultura luminosa permanente per la parte d'ingresso di questo centro residenziale. Altre realizzazioni in architettura includono, ad esempio, la scultura luminosa "Helix" (2018) nella casa estiva Portheimek del Museo Kampa a Praga o la scultura luminosa "Wrong Angle" (2008) nella scalinata della Camera dei Lord di Kunštát a Brno. In Italia, è apparso per la prima volta nel 2015 alla mostra "Labirinti di energia" della Galleria Spazio Tadini all'Expo in città, e nel 2019 ha esposto al Distretto Artistico della Giudecca a Venezia nell'ambito della mostra Padiglione 02, che era una mostra di accompagnamento alla 58° Biennale d'Arte Contemporanea, nel 2020 è stata presentata alla mostra internazionale The Venice Glass Week e nel 2021 alla mostra Padiglione 03 - Arché, che era una mostra di accompagnamento alla Biennale di Architettura di Venezia.
Pavel Korbička (*1972 v Brně), absolvent Akademie výtvarných umění v Praze (Ateliér socha – prostor – instalace Stanislava Kolíbala, 1992–1993; Ateliér konceptuálních tendencí Miloše Šejna, 1993–1998). Od roku 1998 působí jako pedagog na Fakultě výtvarných umění VUT v Brně (Ateliér sochařství 2; habilitace, 2012). Žije a pracuje v Brně. Jeho světelné site-specific instalace, audiovizuální projekty i pohybové kaligrafie jsou založeny na zkoumání prostoru a možností jeho percepce. Vystavuje od roku 1990 v ČR i v zahraničí, z toho samostatně od roku 1998 a je zastoupen ve státních i soukromých sbírkách. V roce 1995 byl vybrán za Českou republiku do programu European Projects for Young Artists – Germinations IX. v řeckých Delfách, v roce 2015 získal dvouleté tvůrčí stipendium Ministerstva kultury ČR a v roce 2020 získal roční stipendium od Pollock-Krasner Foundation v New Yorku. V roce 2019 v rámci SCOPE Light Art Residency v Berlíně realizoval trvalou světelnou plastiku pro vstupní část tohoto rezidenčního centra. Z dalších realizací v architektuře lze zmínit např. světelnou plastiku „Helix“ (2018) v letohrádku Portheimka pražského Muzea Kampa nebo světelnou plastiku „Nepravý úhel“ (2008) ve schodišťové hale Domu pánů z Kunštátu v Brně. V Itálii se poprvé představil v roce 2015 v rámci výstavy v milánské Galerii Spazio Tadini „Labirinti di energia“, konané u příležitosti Expo in città, v roce 2019 vystavoval v Giudecca Art District v Benátkách v rámci výstavy Pavilion 02, která byla doprovodnou výstavou k 58. bienále současného umění, v roce 2020 se představil na mezinárodní výstavě The Venice Glass Week a v roce 2021 na výstavě Pavilion 03 – Arché, která byla doprovodnou výstavou k Bienále architektury v Benátkách.
|
|
|
|
|
|
|
Silvia Morandi Performer e coreografa, Silvia Morandi volge la propria ricerca ai linguaggi performativi all’interno di una pratica trasversale al cinema, al teatro, alla danza. Nell’ambito di progetti site-specific, l’artista volge la propria ricerca alla dimensione del luogo e definisce un setting notturno di rischio ed oscillazione psichica. Incluso nello spazio fisico dell'azione, il pubblico condivide, testimonia e co-genera insieme all'artista le vibrazioni di campo.
Nata a Bolzano, consegue la Laurea in Lettere Indirizzo Moderno presso l'Università degli Studi di Trento e si avvicina giovanissima alla ricerca dei linguaggi teatrali e della danza contemporanea. In tale ambito, lo studio con Dominique de Fazio, erede dell'insegnamento di Lee Strasberg presso l'Actors Studio di New York, influisce profondamente sulla sua formazione e le consente di acquisire il linguaggio della recitazione cinematografica. Parallelamente, approfondisce lo studio della danza contemporanea con diversi docenti. Dal 1995 presenta progetti in forma di performance live e installazioni video all'interno di festival, musei, gallerie d'arte, istituzioni culturali a livello internazionale.
|
|
|
|
|
|
La mostra Pavel Korbicka - Metafore, a cura di Miroslava Hàjek, fa parte del progetto sperimentale di Zero gravità
|
|
|
|
LIBERA SCELTA STORIA DI UN'UTOPIA POSSIBILE
2000 . 2020 Zero gravità Villa Cernigliaro per arti e culture in occasione del ventennio di attività postdatato a causa della pandemia
A cura di Carlotta Cernigliaro, Maurizio Corona, Paola Zorzi
|
|
|
|
È un progetto espositivo che si evolve su più livelli, non uno spazio destinato a presentare una serie di esposizioni di una determinata durata, piuttosto un unico progetto sperimentale, una composizione graduale.
Villa Cernigliaro si presenta essa stessa quale forma e luogo di produzione: da contenitore diventa contenuto dedicato a un pubblico maggiormente coinvolto. Le diverse sale danno vita a un’esperienza frammentata e totalizzante, ogni visitatore naviga in modo fluido e si sente spinto a trovare nessi e dialoghi tra gli oggetti, il luogo ospitante e le discipline.
I focus consistono in una ragionata presentazione degli artisti che hanno esposto a Villa Cernigliaro nel ventennio di attività, vissuto e scambiato la loro esperienza con le cose della case, collegati concettualmente da un sottile filo rosso che ha liberamente tracciato l’ideale estetico di ognuno, dalla poetica alla pittura e scultura.
|
|
|
|
Storia e mission di questo progetto Difesa del pensiero libero, complessità e soggettività
|
|
|
|
Il progetto espositivo rappresenta una messa in discussione delle categorie di pensiero esistenti, apre a una lettura originale di oggetti e immagini, gesti e situazioni. Una simile attitudine nasce dall’intenzione di osservare la realtà da più punti di vista tenendo in considerazione nozioni solo apparentemente contraddittorie e incompatibili, e di spaziare fra i diversi metodi di interpretazione del mondo che ci appare. Gli artisti partono da questi presupposti, danno significati alternativi a quello che tutti noi consideriamo dati di fatto, propongono differenti relazione e contestualizzazioni, ci invitano a sospettare di categorie, concetti e soggettività assodati, infine ci offrono panorami sconosciuti in cui “l’ordine” diventa presenza simultanea di diversi ordini.
L’arte, sempre più spesso usata come arredo, mercificata o peggio strumentalizzata per una sempre crescente sproporzione sociale, resta pur sempre una rappresentazione metafisica, figurata oppure astratta secondo antichi termini, che contiene il mistero di eterne domande.
In questo luogo, sospeso in un tempo storico, isola del pensiero libero in pieno conflitto ideologico, sta il destino di una sofferenza soggettiva della creazione, l'essere isolati in luogo isolato; una voce nel vuoto, difesa e protetta dalla storia di libertà conquistate e da conquistare, che lotta per il riconoscimento della società civile in questo momento di sommo condizionamento.
Gli artisti
Gli artisti presentati lavorano solo parzialmente nella tradizione del movimento Fluxus; alcuni di loro hanno stretto amicizia con Ferlinghetti, Polansky, Giorno ad esempio o hanno lavorato fianco a fianco con i Lettristi parigini o ancora in generi simili come spettacoli, eventi, video, arte multimediale e su temi generali di pittura e scultura. Ognuno di loro ha una straordinaria opera indipendente, di cui una piccola parte è rappresentata in questo esperimento.
Franco Antonicelli, autore peculiare a cui è intitolata la Dimora storica; Valerio Anceschi, Maurizio Corona, Costarocosa, Paolo Folino, Jana Kasalovà, Pavel Korbicka, Franco Mazzucchelli, Ornella Rovera, Marco Ulivieri, Paola Zorzi; Roland Sabatier e Anne-Catherine Caron, Henri
Chopin, Laurence Ferlinghetti, Geoffrey Hendricks, Enzo Minarelli, Hidetoshi Nagasawa;
Collaborazioni curatoriali Carlotta Cernigliaro, Caterina Gualco, Miroslava Hàjek.
|
|
|
|
Le aperture potrebbero subire variazioni nel rispetto dei DpCM The openings may be subject to variations in compliance with the Decrees of the Council of Ministers
|
|
|
|
|