Ciao ,
prima di tutto buon anno e scusa se a dicembre sono sparita, ma non sono stata bene e ho dovuto rinunciare ad alcuni impegni. Ora eccomi qua piena di progetti e di energia.
Ciò di cui voglio parlare, in questa mia, è una suggestione che mi è arrivata da ALIR, la rivista delle librerie indipendenti per ragazzi (1) che a pagina 7 del numero 2, uscito a Dicembre 2021, parla di surrealismo nella letteratura per ragazzi. Ad ALIR devo anche il titolo di questa email.
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Credo che le avanguardie del primo Novecento abbiano offerto, e offrano, la possibilità di guardare oltre la tela, il palcoscenico, la parola, la nota e il gesto. Hanno aperto la strada alle più affascinanti ricerche linguistiche e stilistiche e dato a noi uomini, donne e bambini del XXI secolo la possibilità di nutrire il nostro immaginario (e quindi il nostro spirito) guardando il mondo in ogni sua parte e da ogni parte. Le avanguardie hanno tracciato un sentiero che la letteratura per ragazzi ha percorso e sta percorrendo.
Amo particolarmente la letteratura del nonsense e del gioco linguistico che permette mille connessioni, adoro le illustrazioni strampalate e sconclusionate che fanno volare l’immaginazione.
È certamente così Sottobraccio di Remy Charlip, uscito in Italia la scorsa primavera con la traduzione di Guia Risari e editato da Edizioni Primavera.
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Remy Charlip è stato un artista poliedrico e affascinante. Come ballerino e coreografo ha lavorato con John Cage, Merce Cunningham e il Living Theatre. È stato scenografo e costumista, ha fondato una compagnia di teatro ragazzi e ha scritto e illustrato più di quaranta libri per bambini.
Con Sottobraccio, l’artista statunitense ci regala una carrellata folle e inarrestabile di giochi di parole che si intrecciano e ingarbugliano, poesie visive e ecolalie sonore, accompagnate da illustrazioni filiformi e piccolissime che accentuano il nonsense della parola.
Piccole provocazioni dense di poesia filosofica, come questa:
<<Com’è nato il teatro
Atto unico
Il primo uomo delle caverne (colpendo il secondo uomo delle caverne con una clava): Ugh! Argh!
Il secondo uomo delle caverne (svenendo): Uh!
Il ragazzo delle caverne (applaudendo): bene, bravo, bis!>>
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Il sottotolo di Sottobraccio così recita: <<una collezione di connessioni favole senza fine ripetizioni e ecolalie>>. È proprio così!
Altro libro nonsense cha mi ha folgorata è stato La corsa degli animali, testo di Daniil Carms, illustrazioni di Jean Mallard, traduzione di Laura Piccolo, edito da Camelozampa.
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Daniil Carms è stato un poeta, scrittore e drammaturgo vicino ai futuristi russi e alla letteratura dell’assurdo. Giocoliere della parola e del suono, molto conosciuto dai bambini russi negli anni Sessanta, Daniil Charms è poco conosciuto fuori dal suo Paese. In Patria ha avuto inizialmente un successo controverso, amato da poeti e artisti per la sua eccentricità, è fortemente osteggiato dal regime sovietico per le sue opere, irriverenti, criptiche e lontane dal realismo socialista.
La sua opera è spesso associata al surrealismo per quello scrivere racconti frammentati, con trame assurde e stranianti. Arrestato più volte negli anni Trenta e Quaranta, è stato poi riabilitato nel 1956.
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In un tempo imprecisato gli animali si misero a discutere su chi fosse il più veloce, finché su consiglio di un buffo albero o forse di un umano dalla folta chioma oppure chissà, decidono di fare una gara. Tutto sembrerebbe risolto, però il leone dopo un balzo iniziale decide di farsi un pisolino, la giraffa e l’alce hanno la folgorante idea di bene tutta l’acqua del lago così da attraversarlo, lo struzzo dimenticandosi di aver girato la testa corre all’indietro, l’elefante e il cane, non vi racconto il perché ma non riescono a dare il loro meglio. Una corsa sconclusionata e a singhiozzo, raccontata con il ritmo serrato del miglior teatro comico. Una gara folle e senza fine. Un autore geniale che racconta senza trama perché, come diceva Ruggero Guarini parlando di Daniil Charms << Nei suoi racconti accadono soltanto cose assurde>>, perché niente come l’assurdo e il nonsense raccontano la vita, aggiungo io.
Le illustrazioni di questo testo pazzesco (è noto il mio amore per le avanguardie, in particolare per i futuristi e i surrealisti) sono di Jean Mallard. La prima vota che ho visto il libro, guardando il nome dell’illustratore mi sono chiesta chi fosse quest’artista surrealista e anche un po’ fauve che io non avevo mai sentito nominare. Mai avrei creduto che fosse un giovanissimo artista uscito fresco dagli studi parigini e da un Master di Ars in fabula!
Un’illustrazione, quella di Jean Mallard per quest’albo, che ricorda immediatamente Matisse e Il Doganiere con un’ironia e una narratività che gioca splendidamente con i nonsense di Charms
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Un altro libro divertentemente surrealista è Fortunatamente sempre di Remy Charlip, editato da Orecchio Acerbo e uscito in Italia nel 2011.
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Ned s è invitato a una festa ma, ahimè, la festa è in Florida e lui sfortunatamente è a New York, inizia così questa strampalata storia che vede Ned diventare pilota d’aereo, l'aereo esplodere, il suo paracadute ha un buco, cade a terra, è inseguito da squali e tigri ma ogni calamità è superata grazie al fatto che Ned può nuotare, può correre, può scavare. Rocambolesco e divertente, Charlip racconta l’ovvio del vivere, cioè come nella vita si suseguano anche nell'arco di una giornata eventi positivi e negativi e come ognuno di noi abbia in sé la possibilità di farcela
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Poetico, onirico e introspettivo è Buchi nel vento, scritto da Bernard Friot, illustrato da Aurélie Guillerey, traduzione di Matteo Marchesini, editato da Lapis Edizioni.
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Friot scrive 36 poesie che narrano la vita quotidiana e la voglia di conoscere, la paura e la folle immaginazione dei bambini, usando uno stile immaginifico eppure così incredibilmente reale, vero concreto. Le illustrazioni di Aurélie Guillerey sono oniriche e affascinanti; provocano con quel rosa fluò nel quale si incastona ora il bianco e nero, ora sprazzi di altri colori.
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Infine, concludo con un’artista italiana di cui ho parlato nel Catalogo Ragionato per Insegnanti di Beisler Editore (se vuoi ricerlo puoi scaricarlo qui): Guia Risari, che peraltro ha tradotto Charlip. Nel catalogo troverai anche giochi e attività.
Risari è una scrittrice poliedrica, una traduttrice e una saggista; di lei ora mi interessano i due scritti surrealisti, ll pesce spada e la serratura (Beisler Editore, 2007) e L'alfabeto dimezzato (Beisler Editore, 2007).
Il primo (illustrato da Altan) è un testo surrealista che nasce da un gioco durante un laboratorio di scrittura. Partendo dalla frase un pescespada non può guardare dal buco della serratura, l’autrice si lancia in congetture surreali, spiegazioni fantasiose, accostamenti dadaisti e constatazioni che ricordano la sottile ironia di Ennio Flaiano.
Sono cento aforismi poetici, provocatori, giocosi, assurdi e reali.
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Il secondo (illustrato da Chiara Carrer) è un bellissimo e divertente alfabetiere in cui l’autrice usando a singole lettere o gruppi consonantici, inventa storie buffe e giocose. In particolare Risari gioca con B, C dura, C dolce, passando per GL, GN, H e finendo con W, X, Y, Z . Sulla scia di Munari e Scialoja, Risari ci regala microstorie allitteranti e surreali.
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Tanti altri sarebbero gli esempi da citare ma mi fermo qui.
Come sempre, buon lavoro e se mi vuoi contattare per avere chiarimenti o raccontare la tua esperienza, io sono qui! Scrivimi carla@storiegirandole.it
Carla
NOTE:
- Puoi trovare notizie su ALIR e la lista delle librerie indipendenti dove trovare la rivista, qui : https://librerieindipendentiragazzi.wordpress.com/
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