Newsletter n. 14 del 07/02/2018 della Cooperativa Sociale Progetto 5

PROGETTO 5 è una cooperativa sociale di Arezzo che svolge servizi alla persona: socioassistenziali, educativi e di animazione ed è un punto di riferimento a livello locale per individui, famiglie, istituzioni pubbliche, scolastiche e formative

CRESCERE INSIEME

Progetto 5 in collaborazione con Salute e Nascita presenta un ciclo di incontri di sostegno alla genitorialità dal titolo “CRESCERE INSIEME”.


Obiettivo di queste giornate è affiancare i genitori nei momenti più importanti nella costruzione di una famiglia.

Il primo incontro “SENZA PANNOLINO” sarà sabato 10 febbraio presso l’Atelier Andromeda (piazza Andromeda 22) dalle ore 10 alle ore 12.

Potete portare anche i vostri bambini che troveranno accoglienza presso i locali dell'asilo d'infanzia Il Melograno.

L'incontro, ribadiamo, ha l'obiettivo di sostenere i genitori in questa particolare fase della loro vita familiare favorendo alcuni passaggi nel rispetto dei tempi e dei bisogni dei bimbi.
Contenuti:
- la comunicazione con il bambino
- la rilevazione dei principali segnali (l'espressione non verbale, il pannolone asciutto al mattino, ecc.)
- nel caso di frequenza al nido, la condivisione di alcuni passaggi con le educatrici, piccoli suggerimenti sui tempi
- la gestione degli inevitabili incidenti
- supporto ai genitori

Per info e prenotazioni: 057521435 oppure segreteria@progetto5.org

Vi aspettiamo!!!

CineMamme

Quarto appuntamento il 18 febbraio 2018

CineMamme è un’opportunità per godersi film di prima visione insieme ai vostri piccolissimi, fuori (ma anche “dentro”) dal "pancione", tutto senza interferire con la routine del lattante, con le sue esigenze e con i suoi orari. È un supporto all'essere genitori nei primi mesi dopo il parto, dando la possibilità di non rinunciare al cinema durante l’allattamento.
CineMamme è un servizio alla città, offrendo l'occasione di conoscere le realtà che si occupano del supporto alla genitorialità sul territorio.
Sapete, in tutta Italia i CineMamme si moltiplicano: Padova, Milano, Mestre, Arezzo diventano come Londra e Oslo.

Inoltre sarà presente lo Spazio Bimbi all'interno del Cinemamme 🌺🌺🌺 gestito da Progetto 5.

Come funziona?
Semplice.

✔️ hai un bimbo o più di uno in una fascia di età che forse non ha piacere di stare dentro a vedere il film oppure si potrebbe annoiare in quelle due ore in sala?
✔️ hai uno o più bimbi che preferiscono condividere la mattinata con altri bambini giocando e facendo attività ludiche?

Allora lo Spazio Bimbi fa al caso tuo, ad occuparsene sarà proprio Progetto 5 con le sue splendide educatrici!

ISCRIZIONE OBBLIGATORIA entro e non oltre il venerdì precedente la proiezione.

DOPO SCUOLA ANDROMEDA

Per ragazze e ragazzi dai 6 ai 13 anni!

Prosegue il progetto doposcuola promosso da Progetto5!!!!

Questo progetto è rivolto a ragazze e ragazzi delle scuole medie inferiori con attività di aiuto compiti ed attività ludico-ricreative (laboratori e giochi di gruppo supervisionati ed aiutati da personale qualificato per un corretto sostegno all'autonomia nello studio).

Lo spazio è aperto tre giorni a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) dalle 14.30 alle 18.30. L'iscrizione dovrà essere mensile, ma c'è la possibilità di scriversi uno, due o tre giorni a settimana.

Attivati 5 sportelli Pronto Badante nella zona aretina

Attivati 5 sportelli per dare risposte al cittadino sul progetto “Pronto Badante”.  L’iniziativa è della Zona Distretto di Arezzo insieme alla Cooperativa Progetto 5, i cui operatori curano l’attività di informazione.

Gli sportelli, che si trovano nei centri socio-sanitari, sono così organizzati e aperti: a Civitella, il secondo e quarto giovedì del mese dalle 9 alle 12; a Subbiano-Capolona il primo e terzo lunedì del mese dalle 9 alle 12; a Castiglion Fibocchi il secondo e quarto lunedì del mese dalle 9 alle 12; a Monte San Savino il primo e terzo mercoledì del mese dalle 9 alle 12; ad Arezzo il martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13. 

Attività informative sono previste anche negli altri Distretti con il coinvolgimento di alcuni soggetti del territorio.

Il progetto “Pronto Badante” della Regione Toscana ha un numero verde dedicato, 800 59 33 88. “Pronto badante” affianca le famiglie nel momento in cui si presenta la prima fase di fragilità dell’anziano con un intervento diretto dell’operatore nell’abitazione così da garantire un unico punto di riferimento sui percorsi socio-assistenziali e un sostegno economico per attivare un rapporto di assistenza familiare con una badante.

Insieme per Co-progettare l'Europa

Nell’ambito del progetto «Strategia per l’innovazione sociale: Percorsi integrati di formazione e aggiornamento professionale», avviato da Regione Toscana, nasce il percorso formativo «Insieme per co-progettare l’Europa », rivolto al personale del comparto sociale e socio sanitario a vario titolo coinvolto negli Uffici di Piano e agli operatori (pubblici e del privato sociale) coinvolti nei processi zonali di co-progettazione. Il percorso ha l’obiettivo di sostenere i processi di co-progettazione territoriale e di sviluppare i processi di coinvolgimento delle comunità locali.
L’attività formativa, realizzata tramite la metodologia di laboratori formativi, sarà focalizzata sulla co-progettazione e sulla gestione dei progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo.
Il percorso ha una durata di 12 ore, distribuite su un’attività in plenaria, della durata di 4 ore, e un’attività tematica, realizzata in 8 ore. L’attività in plenaria mira a fornire un quadro generale sulla struttura del progetto e della metodologia dei tavoli tematici, oltre che a fornire un focus sui responsabili della compilazione del formulario (documentale e contenutistica). Al termine della fase plenaria, i partecipanti saranno divisi in gruppi di lavoro sui temi individuati nella prima fase. Saranno inoltre oggetto di approfondimento le linee guida sulla rendicontazione di progetto. Il percorso prevede, a partire dalla fine di gennaio 2018, la realizzazione di più edizioni, una per ogni Zona-Distretto. Al termine del corso è previsto il rilascio dell’attestato di partecipazione da parte di Regione Toscana.
Il progetto è finanziato dalle risorse del Programma Operativo Regionale ICO FSE 2014-2020 - Asse D – Capacità istituzionale e amministrativa
INSIEME PER CO-PROGETTARE L’EUROPA

Per maggiori approfondimenti consultare il sito dedicato www.innovazioneinclusonesociale.it
Per informazioni sul progetto è possibile contattare la Segreteria Didattica via mail all’indirizzo:
formazione-innovazionesociale@regionetoscana.it o al numero telefonico: +39 360 103 24 18 (linea telefonica dedicata al progetto).

RICERCA SUI BISOGNI DI WELFARE NELLE FAMIGLIE TOSCANE

I nonni sono il principale supporto nella gestione dei nipoti, prevalgono ancora le reti informali per le badanti

Nella ricerca di una badante prevalgono reti informali

Firenze, 21 novembre 2017- Presentata l’indagine Umanapersone - Ipsos .  

I nonni come principale care giver e supporto per le coppie con figli, sia nel quotidiano sia nelle situazioni di emergenza; la scelta di una babysitter come frutto per lo più del passaparola con amici o con altri genitori; una prevalenza dei canali informali anche nella ricerca di una badante. E poi ancora, un interesse, nelle famiglie con bambini, verso occasioni di supporto e orientamento per la gestione di problematiche comportamentali e di apprendimento e, in quelle con anziani non autosufficienti e disabili, verso un orientamento sul progredire della malattia del proprio familiare.

Sono alcuni dei risultati emersi dalla ricerca UP Umanapersone – Ipsos “I bisogni di welfare delle famiglie con necessità di cura conclamate” che sono stati presentati questa mattina a Firenze nel corso del convegno annuale della rete UP Umanapersone “Fare breccia nei mercati privati: con quali chiavi di ingresso?”. Tre i target di famiglie toscane presi in esame dai ricercatori di Ipsos: famiglie con bambini da 0 a 10 anni, famiglie con anziani non completamente autosufficienti, famiglie con disabili (205 le interviste effettuate nel settembre 2017).

Dall’indagine emerge ad esempio che nelle famiglie con bambini 0-10 anni, la gestione dei figli crea difficoltà molto spesso nel 21% dei casi, qualche volta nel 59% dei casi. Il principale care giver sono i nonni (77%), seguiti dalla baby sitter (19%). Nella scelta di quest’ultima ci si basa principalmente sul “passaparola”, soprattutto amici o altri genitori. Il 48% del campione esprime la necessità di supporti economici (18%), di una maggiore elasticità degli orari di entrata/uscita dalla scuola/asilo (15%) e di uno snellimento delle pratiche burocratiche per l’iscrizione al nido (6%). Il 54% delle famiglie con bambini risulta interessato (molto o abbastanza) a occasioni di supporto o orientamento su tematiche riguardanti disturbi comportamentali o di apprendimento.

Nelle famiglie con anziani non completamente autosufficienti o con disabili, tra i canali cui ci si è rivolti per ottenere supporto e orientamento prevalgono le strutture tradizionali: medico di base (anziani 74%; disabili 64%), Asl (anziani 45%; disabili 66%), ospedale (anziani 39%; disabili 56%), assistente sociale (anziani 6%; disabili 24%), Comune (anziani 2%; disabili 10%), ma anche amici e parenti (anziani 27%; disabili 23%). I soggetti del Terzo Settore sono citati solo da una minoranza (anziani 5%; disabili 9%): questo in virtù, secondo quanto emerge dalla ricerca, della preferenza per una struttura pubblica (anziani 35%; disabili 38%), ma anche della mancata conoscenza, ad esempio, che le cooperative sociali offrissero servizi di questo tipo (anziani 29%; disabili 23%). La valutazione sul supporto ricevuto è complessivamente soddisfacente (anziani 90%; disabili 87%) ed emerge interesse per un orientamento rispetto al progredire della malattia del familiare (anziani 62%; disabili 72%). La quasi totalità delle famiglie con anziani non autosufficienti (89%) o con disabili (94%) riceve un supporto economico di diversa natura: nelle famiglie con anziani il 54% non è del tutto soddisfatto, mentre il 46% lo ritiene abbastanza o completamente adeguato; in quelle con disabili il 57% non è del tutto soddisfatto mentre il 43% lo ritiene abbastanza o completamente adeguato.

Oltre due famiglie su cinque si avvalgono di una badante (43%); tra queste il 26% in modo continuativo. Tra i canali di ricerca di una badante prevalgono reti informali: parenti, conoscenti, persone nella stessa situazione (84%) seguiti da Terzo settore (14%), Asl (11%), medico curante (7%), servizi di incontro domanda/offerta (7%). Complessivamente la ricerca di una badante risulta abbastanza facile (71%), sebbene emerga qualche difficoltà per circa una famiglia su tre. L’interesse per un servizio di disbrigo pratiche badanti, segmenta il campione esattamente a metà: il 50% lo ritiene utile e l’altra metà no. Chi non ricorre a una badante, afferma di riuscire a gestire autonomamente l’accudimento della persona (44%), o ritiene che una persona di famiglia fornisca un accudimento migliore rispetto a un estraneo (21%). Il 79% delle famiglie con disabili si avvale dei servizi di un operatore specializzato (infermiere o educatore), o più di uno. Per la sua ricerca, i canali più utilizzati sono le strutture sanitarie tradizionali: Asl (73%), seguita da medico curante (38%), parenti e amici (22%), struttura specializzata (20%).

”I risultati danno alcune utili indicazioni rispetto ai canali di accesso al mercato privato – dice Luca Comodo, direttore del Dipartimento ricerche politico-sociali di Ipsos -. Nell’ambito della cura dei bambini gli spazi sembrano essere ridotti: la rete familiare copre gran parte delle esigenze. Diverso invece il caso di anziani e in particolare delle famiglie con disabili dove una visione olistica della famiglia, la presa in carico non solo del disabile, ma del suo intero contesto di vita, sembra essere il passaggio centrale. Così come, per gli anziani, il supporto per la ricerca delle badanti. E in generale c’è attenzione per corsi che aiutino a confrontarsi consapevolmente con le condizioni date. C’è quindi lavoro da fare per la rete Umanapersone”.

“Da sempre lavoriamo con gli enti pubblici, che tuttora rappresentano i nostri principali interlocutori – afferma Marco Paolicchi, responsabile delle cooperative sociali di Legacoop Toscana -. Oggi però le cose stanno cambiando e la domanda di servizi privati è diventata qualcosa con cui le cooperative sociali sono chiamate necessariamente a confrontarsi. E devono farlo senza perdere di vista il rispetto delle regole e dei valori, la difesa della legalità e con una profonda attenzione ai bisogni dei territori. Senza questi elementi non ci può essere vera innovazione sociale”.

 “L’ampliamento dei bisogni e la contrazione di risorse pubbliche chiama la cooperazione sociale a confrontarsi con mercati differenti – sostiene Eleonora Vanni, presidente nazionale di Legacoopsociali -. L’elemento qualificante per noi rimane l’integrazione fra soggetti e risorse pubbliche, private e del privato sociale, finalizzate alla reale esigibilità dei diritti sociali e di salute dei cittadini”.

Progetto 5

 aderisce alla RETE

Umana Persone (UP)

Cos’è la rete UP Umanapersone
Umanapersone è una rete composta da 13 cooperative sociali toscane, affiliate a Legacoop Toscana, che complessivamente danno lavoro a quasi 4600 occupati e il cui fatturato aggregato è pari a circa 110 milioni di euro. Umanapersone offre servizi di cura e assistenza, prestazioni infermieristiche e fisioterapiche, percorsi educativi e di tutoraggio scolastico per minori, servizi specialistici legati a disturbi dell’apprendimento, supporto alle famiglie per disbrigo pratiche, consulenze, traduzioni e mediazione linguistica. È presente con il proprio personale specializzato (42 case manager) in 25 zone distretto della Toscana. È convenzionata con UniSalute, Jointly-Il welfare condiviso e con l’Istituto DIRPOLIS e l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

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Cooperativa Progetto5

Piazza Andromeda, 20/A - 52100 (AR)

Tel. 0575.21435

www.progetto5.org

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