Ascoltare in quale direzione va il gusto (nostro e collettivo), come dicevamo, è un buon 50% del lavoro. Ma insieme all'ascolto c'è l'intuito: la capacità di cogliere qualcosa di cui esistono deboli anticipazioni, o addirittura nessun segnale, ma a proposito del quale abbiamo delle vibrazioni positive. L'ultima componente, minoritaria ma sempre presente, è la sperimentazione: esplorare, per piccoli tentativi, aree finora mai affrontate.
Siamo caute per natura, ma sperimentare è un piccolo lusso che possiamo permetterci: qualora l'esperimento fallisse, abbiamo le risorse economiche e morali per riprenderci da questo errore di valutazione. Chi non fa non falla, dicono le nonne: e chi non sperimenta mai si annoia, aggiungiamo noi.
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