Il 31 marzo ho pubblicato su Instagram un video lunghetto (finito su IGTV, quindi) in cui raccontavo che ad aprile avrei usato i social soprattutto per mettermi in ascolto delle mie persone e lasciavo alcune domande e spunti di riflessione da usare per fare un check della propria relazione con Instagram e con i social in genere.
Per creare il video (pensarlo, scrivere la scaletta, girarlo e montarlo), scrivere la didascalia, fare la ricerca hashtag e poi programmarlo ci ho messo circa 2-3 ore. Il risultato finale è un video di 9 minuti.
Che su Instagram ha avuto una copertura e un tasso di interazione infimi e le persone in media hanno visto solo il 3% (che corrisponde a 16,2 secondi).
Ma chi me lo fa fare?
Ecco cosa mi sono detta qualche giorno fa, ecco da dove arriva il titolo di questa newsletter.
Che poi quello che non voglio fare è saltare quando il padrone dice "Salta!". E che invece è esattamente quello che viene richiesto su Instagram e su Facebook (in particolare, ma non è che altri social ne siano immuni):
Abbiamo copiato le storie da Snapchat: fai le storie!
Puntiamo sui video: fai i video!
Abbiamo copiato i reel da TikTok: fai i reel!
La voglia di mollare, non pubblicare più, cancellare le app c'è tutta. E c'è pure la paura di perdere quello che ho costruito fino a ora. 50-50
Poi penso anche che il mio obiettivo di questo trimestre è Incontrare le mie persone dove sono e so che molte sono proprio su Instagram. Magari proprio tu che ora mi leggi mi hai trovato lì.
Allora è giusto fare uno sforzo — sempre rispettandomi, ovviamente. Uno sforzo per andarle a incontrare e magari traghettarle altrove, in luoghi in cui sia io che loro stiamo più comode.
Non so ancora dove, ci sto pensando.
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