A mia madre D., lettera del 14 maggio 2021
“Mettere a fuoco”: solo la lettera bruciata giunge a destinazione. Ci si sveglia, insomma, e ci si adatta.
Forbice (denaro – lettera): Le volte in cui ti ho chiesto di trovare / qualcosa nelle mie mani una implicazione, forse, o la ricerca di numeri di serie, poi rughe sul tuo volto che sarebbe potuto somigliare, un giorno / a quello di Gudrun Ensslin. Fossimo rimasti come non eravamo! Le linee zusammen della tua età qui n’était pas qu’une carte de géographie poi, polvere da sparo sugli occhi, anche ora che siamo / diventati vecchi, come due giovani disperati, Stefania, / la tua magrezza, i calli da scalatrice quegli oggetti mentali che hai portato fino adesso nel cervello. Assoluta necessità. Non cediamo ai ricatti, ci cerchiamo con qualche parola sbagliata, insincera non ci piacciono i fatti, la bocca di dio, il genio bloccato (istanziazione)...
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